martedì 2 marzo 2010

Attila e le rotatorie

Il progetto della messa in sicurezza della rotonda di Colonnetta, illustrato dall`amministrazione comunale di Montopoli di Sabina (RI), è, a mio avviso, l’ennesima iniziativa infrastrutturale che sottende la creazione di una ulteriore area artigianale-industriale sul nostro territorio.
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina (G.A.)
Con il pretesto della messa in sicurezza dell’ incrocio tra SR313 (la cosiddetta Ternana) e via di Colonnetta,(nell`ambito di un programma regionale di messa in sicurezza di questa importante e trafficata arteria stradale che prevede la creazione delle rotonde: di Forano, di Capacqua, di Pontesfondato, di Passo corese e di Colonnetta) si sconvolgono totalmente le principali caratteristiche che questi luoghi offrono e i principali servizi a chi abita nell’area e a chi la visita.
Il progetto prevede infatti:
- lo spostamento del campo da calcetto: importantissimo luogo di ritrovo per i giovani di Colonnetta e non solo;
- la distruzione di un giardino con giochi per bambini: importante per le famiglie;
- la creazione di moltissime difficoltà per il raggiungimento della strada " Colli della città", abitata da molte persone che, normalmente, gravitano su Colonnetta;
- l`abbattimento di numerosi alberi, tra cui:
abeti centenari, parte del giardino per bambini; querce, alcune pluricentenarie, lungo la Ternana;
il viale di aceri e, paradossalmente, persino gli alberi piantati dai bambini della scuola elementare di Montopoli di Sabina, circa dieci anni fa, nell`ambito della "giornata dell'albero";
- lo sconvolgimento della Piana in cui si svolge, oramai da più di dieci anni, la festa di Colonnetta.
Tutto ciò, senza veramente risolvere il problema principale di quei luoghi relativamente alla sicurezza, ossia il rettilineo di circa 500 m che l'attraversa.
E’ qui che ogni giorno passano centinaia di mezzi pesanti, camion carichi di breccia, che vanno ad altissima velocità pur pesando anche decine di tonnellate.

La messa in sicurezza dell'abitato di Colonnetta potrebbe essere molto più semplice e meno onerosa (badate che il costo del progetto sarà di 600.000 euro) semplicemente costruendo la rotatoria attorno alla colonnetta ( da cui il nome) e mettendo dei dossi lungo il rettilineo.
Possibile che non si riesca ad immaginare interventi ed opere che pur nel raggiungimento delle finalità abbiano maggior rispetto dei luoghi così come sono stati plasmati negli anni da chi vi è vissuto ed ancora oggi vi abita?
L’unica speranza é che questo progetto non sia ancora definitivo, il primo era apparentemente peggiore, ma é solamente l'ultima proposta che poi dovrà essere presentata e approvata dalla Regione Lazio.

Forse é ancora possibile fermarlo....

Antonio Pozzi

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