In questa seduta viene approvata l'ennesima variante al Piano Regolatore Consortile del Consorzio di sviluppo industriale di Rieti che comprende l'area del Polo della logistica di Passo Corese. Tra l’altro l’assessore Montino nel farfugliante intervento
recita “(omissis) non porta modificazioni sostanziali” mentre Perilli fa da
bordone in uno stile classicamente di chi parla “ad Antonio perché Giuseppe
intenda” visto che da esponente politico locale avrebbe dovuto dichiarare le
impressionanti modifiche apportate al Piano regolatore consortile, spiegarle ed
assumersene la responsabilità politica ed invece afferma “lascia intatto l’impianto
della zona artigianale”(omissis)” andiamo a migliorare la viabilità interna “
ed amenità varie non mancando di rassicurarci sulle indagini archeologiche. Dinanzi all'unico intervento in controtendenza di un consigliere dell'allora opposizione, oggi maggioranza in Consiglio regionale, nel quale si chiede perchè questo provvedimento non sia stato discusso nella competente commissione consiliare gli risponde prontamente il presidente della Commissione Urbanistica Moscardelli affermando che la Proposta di deliberazione Consiliare e cioè la variante al Piano Regolatore Consortile non è di competenza dell'Urbanistica ma delle Attività produttive .(Ridicolo!!! tant'è che l' illustra l'assessore all'urbanistica Montino). Interessanti gli esiti della votazione "APPROVATA ALL'UNANIMITA'" (no comment).
A proposito di reperti archeologici sappiamo che i famosi quattro cocci
indicati dal Presidente del Consorzio industriale Ferroni comprendono: tombe, strade, mura, parti di
colonne ma ancora non si ritiene necessario intervenire. Ma a questo aspetto dedicheremo un po’ più di spazio poiché non si capisce che cosa bisogna trovare nelle indagini archeologiche ‘preventive’ per far scattare ‘la tutela’ almeno sull’area del ritrovamento.
http://youtu.be/9qhc7YKvfyk